CERCA

dal nostro archivio

  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
  • 0
PDF Stampa E-mail
DOCUMENTI - GLI INTERVENTI

 

Gli alberi e la foresta

 

Il potere degli USA è immenso. Lo sanno, lo vogliono dimostrare. Specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre. Uno dei suoi limiti è la stupidità. Intendiamoci, non è la stupidità del ritardato mentale (escluso il Presidente, la cui espressione facciale abituale non promette niente di diverso), ma di chi non riesce mai, salvo casi eccezionali tipo la decisione di ritirarsi dal Viet Nam, dico mai ad andare oltre l'immediato. Certo sono intelligentissimi, nel costruire macchine da guerra, nel pubblicizzare le magliette, nel diffondere la loro way of life nel mondo, nello scoprire medicinali inutili o macchine scavatrici. Questo è tutto. Ma quando si tratta di sollevarsi dal suolo per giudicare (attività che distingue l'uomo, secondo Kant) con un minimo di previsione, è il disastro, il buio. Una volta si diceva, per definire il secchione che sa tutte le date ma ci capisce poco: intelligenza scolastica, vede gli alberi ma non la foresta.
Si pavoneggiano con queste facce blateranti in ostrogoto con l'odioso accento che nemmeno in Alabama sopportano, spiegano a tutti come va il mondo e come deve andare. Ma quanto a capirlo: niente, nulla, nada de nada. Per esempio. L'Iraq. Si sono inventati tutto, armi di distruzione di massa, collegamenti con Al Quaida, minacce dirette agli USA. Quindi hanno inserito la campagna contro l'Iraq nella più ampia azione contro il terrorismo. Risultato. Hanno conquistato l'Iraq, sono stati ringraziati solo dai saccheggiatori e da qualche collezionista di reperti mesopotamici, controllano (?) due città (Baghdad e in parte Bassora) e l'autostrada che le connette, più la strada per la Siria. Basta, non controllano altro. Sono odiati da tutto il mondo arabo, hanno rapporti difficili con tutti, hanno destabilizzato la regione, Sharon come sempre si fa i cavoli suoi, i siriani li prenderanno per i fondelli (i "perfidi" siriani imbrogliavano persino i romani!), hanno speso e spenderanno somme enormi. Saddam, a oggi, non l'hanno preso.
La lotta al terrorismo? Nemmeno sfiorata. Di Al Quaida in Iraq non vi è traccia perché Saddam detestava Bin Laden. Si è trattato di un regolamento di conti fra bande (Cia contro Saddam) perché Saddam non riconosceva più l'autorità del boss, e della conquista di nuovi profitti per gli sponsor della banda di ritardati che governa USA.
Lotta al terrorismo? Mentre Usa sistemavano il loro uomo ribelle, i terroristi dell'altro ex - uomo-USA (Bin Laden) in questi mesi si sono potuti preparare, si sono riorganizzati, e certamente hanno rafforzato la loro presenza nei paesi arabi grazie anche allo scarsissimo gradimento degli USA.
Risultato: 90 morti a Riad, paese da cui presto gli USA presto se ne andranno! Succederà di peggio e il M:O: diventerà una polveriera. Il progetto della banda era di conquistare e sistemare un paese dopo l'altro, l'Iraq, la Siria, l'Iran, poi la Corea, la pace fra Israele e Palestina…..Il tutto tenendo mobilitato il mondo per dieci anni a pochi Km dall'Europa e dalla Russia. Invece….dovranno fare tutto insieme: radere al suolo, i paesi sopraccitati, più Saudi Arabia, Oman, Emirati, Somalia, Sudan. Forse un minimo di capacità revisionale sarebbe servita. Forse occorreva qualcosa di più di una intelligenza scolastica.