rielaborazione foto uliano lucas 
L'idea di una società più giusta aveva coinvolto persone,  intelligenze, passioni.

La politica era impegno sociale e individuale, senza ricerca di tornaconti personali.

L'obiettivo era l'emancipazione collettiva, la costruzione di una società più civile e democratica.

Nel 1975 Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, come altri giovani, pagarono con la vita il loro impegno.
Foto di Uliano Lucas  (Piazzale Accursio, Milano, 1971) www.ulianolucas.it
 

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 6 maggio 2023
Questa mattina, presso l'Istituto Varalli, oltre alla consueta cerimonia di commemorazione, è stato effettuato il gemellaggio della scuola con l'Istituto Janello Torriani di Cremona, che da molti anni aveva dedicato un'aula e varie iniziative a Claudio. Sapere che c'è chi ricorda Claudio dopo tutti questi anni, e ancor di più in questi tempi, ci ha fatto un enorme piacere.
 
 

16 APRILE 2023 La passeggiata storica

sotto il cielo d'aprile 2023

SOTTO IL CIELO DI APRILE

Passeggiata storica
sui luoghi dell'aprile 1975 a Milano
con Pierpaolo Capovilla

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Le Tappe

 

16 APRILE 2023

sotto il cielo d'aprile 2023

Quest’anno in occasione del 48° anniversario dell’uccisione di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi abbiamo deciso di proporre una formula un po’ diversa per ricordare i nostri due compagni. Utilizzeremo lo strumento della passeggiata storica per ripercorrere le tappe significative di quei giorni nei luoghi che hanno visto accadere quei tragici fatti.
Partiremo da Piazza Santa Maria del Suffragio con il ricordo di Claudio Varalli per finire, dopo tre tappe intermedie, in piazza Santo Stefano, dove sorgono il monumento e il cippo dedicati ai nostri due compagni. In ogni tappa saranno raccontati i fatti e in particolare il contesto: la legge Reale che legittimava l’uso delle armi in piazza, le criminali tecniche di intervento di polizia e carabinieri con i mezzi lanciati a folle corsa contro i manifestanti, l’uso delle bande fasciste per minacciare, ferire e uccidere chiunque si batteva per una società migliore. Ma soprattutto, in opposizione al tentativo dei fascisti oggi al governo di riscrivere la storia di quegli anni, vogliamo ricordare la realtà del grande scontro politico e sociale che contrapponeva milioni di studenti e lavoratori e le forze che detenevano il potere – capofila la DC – che con ogni mezzo volevano impedire una vera e significativa conquista sociale, politica ed economica.
Abbiamo costruito questo percorso grazie al contributo innovativo di RAM Restauro Arte Memoria e del Collettivo Kasciavìt, due realtà giovanili che operano nella nostra città. Generazioni che non hanno vissuto quegli anni ma curiose e interessate, a cui speriamo di poter tramandare anche la nostra memoria.
Le letture saranno interpretate dall’attore Pierpaolo Capovilla. Con gli interventi storici di Elia Rosati.
 
Appuntamento il 16 aprile
h 16,30 Piazza Cavour posa della corona in ricordo di Claudio Varalli
h 18 Piazza Santa Maria del Suffragio partenza della passeggiata storica
h 19 Piazza Santo Stefano posa della corona al monumento dedicato a Varalli e Zibecchi
 
L’organizzazione di questa iniziativa è complessa e articolata e prevede anche la realizzazione di molti materiali che saranno affissi nei luoghi significativi per raccontare i fatti accaduti. Chiediamo quindi a tutti quanti hanno sempre seguito l’attività di ricordo di Varalli e Zibecchi un contributo economico che può essere versato sul conto corrente postale 37475597 intestato a Per non dimenticare
Claudio Varalli e Giannino Zibecchi IBAN IT03E0760101600000037475597
 
Grazie per l’attenzione e per la partecipazione.
Associazione Per non dimenticare Claudio Varalli e Giannino Zibecchi 

 

04 dicembre 2022

Appuntamento in Piazza Fontana domenica 4 dicembre ore 15.00
4 dicembre 2022

 
 

Commemorazione Alberto Brasili 

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 25 maggio 2022

 

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 13 Aprile 2022

 

13 Aprile 2022

FOTOCRONACA 13 aprile 2022

Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, assassinati a Milano il 16 e 17 aprile 1975 dai fascisti e dai carabinieri. Sono passati tanti anni e il loro ricordo può sembrare sbiadito, ma i loro nomi fanno parte di quella schiera di partigiani della Nuova Resistenza che hanno dato la vita per una società giusta, democratica, dove tutti abbiano gli stessi diritti e possibilità.
Volevano cambiare il mondo, ne volevano uno senza sopraffazione e disuguaglianze.
Ricordare Varalli e Zibecchi significa ispirarsi alla loro storia per costruire assieme alle nuove generazioni una società che garantisca a tutti una vita, un lavoro e un futuro dignitosi.
E una società che ripudi la guerra in tutte le sue forme.

Quest’anno l’anniversario cade esattamente nei giorni delle festività di Pasqua, per questo al fine di garantire la più ampia partecipazione abbiano deciso di anticipare la celebrazione a mercoledì 13 aprile:
h 17.30 piazza Cavour alla lapide in ricordo di Claudio Varalli
h 18 piazza Santo Stefano alla stele restaurata l’anno scorso
h 18.30 corso XXII marzo alla lapide in ricordo di Giannino Zibecchi
Associazione Per non dimenticare Varalli e Zibecchi
locandina 2022
 

FOTOCRONACA 12 dicembre 2021

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 12 dicembre 2021

 

FOTOCRONACA 25 aprile 2021

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 25 aprile 2021

 

Aprile 2021. Il restauro della stele di Piazza Santo Stefano

Quest'anno abbiamo deciso di restaurare il monumento che ricorda il sacrificio di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi. I simboli  che tengono  viva la memoria di chi ha combattuto per un mondo giusto devono essere una testimonianza viva

Il video


 

 

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FOTOCRONACA 17 Aprile 2021

 

16 Aprile 2021. Istituto Varalli

La commemorazione all'Istituto Varalli del 16 aprile 2021

Il video

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A 51 anni dalla strage di Piazza Fontana, Milano non dimentica. 

Il calendario delle iniziative per l’anniversario. 




La rete “Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale” organizza due giornate dedicate al ricordo della Strage di Piazza Fontana. Dopo 51anni resta attuale la necessità di combattere ogni forma di neofascismo e di autoritarismo e di ricerca del capro espiatorio su cui far ricadere le responsabilità delle istituzioni.
Il 12 dicembre 1969 una bomba esplose in piazza Fontana, nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, provocando 17 morti e 88 feriti. L’ordigno fu azionato dal gruppo fascista di Ordine Nuovo su mandato dei servizi segreti italiani, statunitensi e del governo della Democrazia Cristiana. Era l’inizio della strategia della tensione, volta a stroncare i movimenti studenteschi e operai, nel contesto internazionale della “guerra fredda”, che vedeva l’Italia terra di confine tra due blocchi contrapposti.
Il 15 dicembre ci fu la diciottesima vittima della strage: Pino Pinelli, anarchico e ferroviere, ingiustamente accusato e “volato” dalla finestra della questura durante un interrogatorio.

Le iniziative:

  • 12 dicembre ore 14, Piazza Fontana.
“Non c’è futuro senza memoria: lezione in piazza su una strage di stato”. Una lezione in piazza rivolta a studentesse e studenti, ma anche alle e ai meno giovani, con la partecipazione e le testimonianze di Benedetta Tobagi, Fortunato Zinni, Claudia e Silvia Pinelli.
 
  • 12 Dicembre ore 17,30, Piazza Fontana.
Ricordo delle per ricordare le 17 vittime della strage di Stato.
 
  • 12 Dicembre ore 18,10, Via Bergamini angolo Via Larga.
Ricordo di Saverio Saltarelli, nel luogo dove è stato assassinato 12 dicembre 1970, durante la manifestazione per il primo anniversario della strage

  • Martedì 15 dicembre ore 17,30, Piazza Fontana.
Presidio in ricordo di Giuseppe Pinelli e dell’innocenza di Pietro Valpreda, con la proiezione del film/documentario “Pino, vita accidentale di un anarchico” (regia di Claudia Cipriani), a seguire musica, recitazione e letture in piazza.
 
Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale
 
 

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FOTOCRONACA 22 ottobre 2020

 

Rimettiamo al suo posto la lapide storica dedicata a Saverio Saltarelli 

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Appuntamento il 22 ottobre in via Bergamini
 
Dal 1971 una lapide ricorda il sacrificio di Saverio Saltarelli, studente ucciso a Milano – in via Larga, angolo via Bergamini – da un lacrimogeno sparato durante scontri ferocemente voluti dalla Polizia e dai Carabinieri il 12 dicembre 1970, primo anniversario della strage di Piazza Fontana.
Sarebbe meglio dire ricordava, perché nel dicembre 2019  la lapide è stata rimossa e sostituita con un’altra che porta un testo diverso dall’originale. Un atto che ha privato la città di una testimonianza storica che per 48 anni ha ricordato ai milanesi la figura di un caduto della Nuova Resistenza.
Saltarelli si era unito al grande presidio di massa attorno all’Università Statale convocato dal Movimento Studentesco di fronte all’annuncio di un provocatorio raduno dei fascisti. Quel presidio ha accolto e protetto gli anarchici che fuggivano dalle cariche di Polizia e dai Carabinieri e si è opposto alla furia omicida delle cariche lanciate contro gli antifascisti. Il bilancio fu di molti feriti, oltre alla morte del giovane studente.
La memoria del suo sacrificio è sempre stato un patrimonio condiviso di tutta la Milano democratica e antifascista, che ogni anno infatti lo ricorda con l’apposizione di corone e momenti di commemorazione, come per ogni partigiano. Rimuovere una targa storica, collocata sul luogo della sua morte dai movimenti studenteschi e giovanili che negli anni Settanta hanno condotte battaglie di libertà contro le strategie stragiste è un gesto insensato.

 
Sostituirla modificandone l'estetica, i colori e i caratteri   priva la città di un pezzo di memoria storica e sociale che ogni manufatto porta con sé; cambiarne i contenuti è un atto di prevaricazione politica e culturale inaccettabile, perché nessuno può ergersi a detentore unico della storia di quegli anni cancellando a proprio piacimento sentimenti, ideali e modalità di espressione collettive che animavano l'impegno sociale di migliaia di giovani.
La memoria è un complesso articolato e ricco di sentimenti, testimonianze, ricordi, opere scritte ed elementi solidi come monumenti, targhe, cippi. Ognuno di essi ha un valore unico, particolare nel ricordo non solo del fatto specifico o di una persona singola, ma è la testimonianza di una intera stagione della storia sociale, politica, economica, artistica di un paese o di una città.
Le lapidi, come i monumenti, come qualsiasi manufatto, attraverso la fattura del materiale, dei caratteri della scrittura e di tanti altri particolari sono in sé memoria. Nessuno di noi avrebbe mai neppure potuto immaginare una vera e propria asportazione di un ricordo collettivo che apre una ferita nella memoria di tanti compagni e compagne che hanno condiviso quella storia.
 
Per questo l’Associazione Per non dimenticare Claudio Varalli e Giannino Zibecchi – che ricorda due giovani caduti nel 1975 della Nuova Resistenza – si è fatta carico di ripristinare la verità storica realizzando una nuova lapide che replica fedelmente quella proditoriamente asportata. L’intervento del collettivo RAM-Restauro Arte Memoria ha permesso di riproporre anche i dettagli cromatici originali. Una scelta figlia della volontà di restituire alla città un pezzo della sua toponomastica politica.
Intendiamo organizzare un’iniziativa politica che dia il giusto significato a questa operazione. Proponiamo quindi a tutte le realtà sociali, politiche e associative che condividono questa iniziativa di aderire all’organizzazione di un momento di riflessione sul ruolo della memoria antifascista oggi, in occasione dell’inaugurazione della nuova lapide collocata sempre all’angolo di Via Bergamini dove cadde Saverio Saltarelli. L’iniziativa si svolgerà giovedì 22 ottobre alle 18.
Chiediamo a tutti quanti aderiranno di contribuire a una significativa raccolta fondi per coprire le spese di realizzazione e installazione della nuova lapide. I contributi vanno versati sul c/c intestato a Per non dimenticare Varalli e Zibecchi, Iban IT03E0760101600000037475597: causale Lapide Saltarelli.
  
Milano, 8.10.2020
 
Associazione Per non dimenticare Varalli e Zibecchi
 

Adesioni

Anpi Assago

Anpi L’Aquila

Circolo Arci Querencia L’Aquila

Anppi, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti L’Aquila

Memoria Antifascista
RAM Restauro Arte Memoria
Rete della conoscenza Milano
 
 
 

 

FOTOCRONACA 25 maggio 2020

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 25 maggio 2020

 

FOTOCRONACA 12 maggio 2020

PER NON DIMENTICARE - L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO

FOTOCRONACA 12 maggio 2020
 

 

foto M. Forlivesi
 

 

16 - 17 aprile 2020 - In ricordo di Claudio e Giannino

Dal 1976, ogni anno, noi, gli amici e compagni di Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, organizziamo il ricordo di questi due giovani, morti mentre lottavano per costruire un mondo migliore.
Quest’anno l’emergenza ci impedisce di farlo, ma non vogliamo rinunciare a ricordare il valore del loro sacrificio.
Questo filmato è il nostro ricordo, che ci consente il 16 e 17 aprile di trovarci idealmente in Piazza Cavour, Piazza Santo Stefano e Corso XXII Marzo.


Vogliamo rendere viva questa testimonianza in tempi di isolamento. Chiediamo a tutti di inviarci ricordi, commenti, fotografie e qualsiasi materiale su quegli eventi che possa essere condiviso.

Mandate a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. o
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I vostri contributi saranno pubblicati

Associazione per non dimenticare Varalli e Zibecchi

 

23 gennaio 2020 - Roberto Franceschi

Giovedì 23 gennaio  h 18.45 Università Bocconi

LE SCUOLE E LE UNIVERSITA' SONO LUOGHI DI CONOSCENZA E DI RESISTENZA
QUESTO CI INSEGNA IL SACRIFICIO DI ROBERTO FRANCESCHI

Ogni anniversario che ricorda la morte di uno dei caduti della Nuova Resistenza è un tassello nella costruzione di una memoria condivisa. Che non è semplice rievocazione di fatti lontani, ma costruzione di un percorso che, raccontando quanto accaduto anni fa, fornisca gli strumenti per interpretare quanto accade oggi.
La storia d’Italia del dopoguerra è il racconto di lotte popolari per conquistare diritti, lavoro, dignità e democrazia, contrastate con la feroce violenza del potere politico che non ha esitato a ricorrere alla violenza più bestiale per fermare queste rivendicazioni.
La vicenda umana e politica di Roberto Franceschi è parte di questo racconto. Studente della Bocconi, il 23 gennaio 1973 viene ucciso davanti alla sua università da un proiettile sparato dalla polizia che impediva un’assemblea. Franceschi è uno dei tanti che hanno dato la vita per costruire una società di uguali, dove tutti abbiano le stesse possibilità.
Ricordare il suo sacrificio significa tenere viva la storia dell’Italia migliore. Per questo oggi, a distanza di 47 anni, siamo qui come ogni anno. Poche settimane fa abbiamo ricordato il 50° anniversario della strage di piazza Fontana, l’avvio della strategia della tensione che ha costellato di tragedie la nostra storia: un disegno che voleva strangolare la democrazia nel nostro Paese e che è fallito per la risposta popolare che svelò la macchinazione dei servizi segreti e degli apparati dello stato con parti importanti del governo e di molte forze politiche.
Il mese di gennaio del 1970 fu decisivo per la ripresa democratica in città e nel Paese. Dopo la strage a Milano vigeva una sorta di coprifuoco politico: nessuno poteva organizzare manifestazioni pubbliche, in un clima di repressione contro i movimenti di sinistra che soffocava qualsiasi protesta. Ancora una volta furono studenti, operai e giornalisti democratici a spezzare questo cerchio di ferro, organizzando la prima manifestazione dopo la strage, sfidando il divieto della questura e facendo sentire la loro voce che per la prima volta gridava che quella strage era di Stato. Mettendo a nudo quelle che erano la fake news di quel tempo: il coro dei giornali e della televisione di stato che accusava degli attentati la sinistra.   

 

Calendario manifestazioni 50 anniversario Piazza Fontana

 

 

12 dicembre 2017. L'inaugurazione del nuovo cippo 

IL video


12 dicembre 2017. Inaugurazione del nuovo cippo dedicato a Varalli e Zibecchi. Video RS

 

La posa del nuovo cippo - 06 dicembre 2017

archivio Per Non Dimenticare

Il video

 

Stefano Cucchi

Riportiamo le parole di Ilaria Cucchi a cui va naturalmente tutta la nostra solidarietà.
 E condividiamo in toto i commenti di Piergiorgio Odifreddi e Erri de Luca

Chiedo scusa a nome di Stefano per il danno che la sua permanenza al Pertini e la sua morte hanno procurato al buon nome del dott. De Marchis e della dott.ssa Di Carlo. Chiedo scusa per il disturbo arrecato.
Infondo era un tossicodipendente, e non dimentichiamo che era lì perché aveva commesso un reato.
Cosa valeva la sua vita rispetto alla carriera e l'onorabilità di persone che 'salvano la vita alla gente'?
E mi rendo conto sempre di più che la vita di mio fratello non era considerata tra quelle da salvare.
Stefano non ha più voce per dire che lavorava, che andava in palestra.
 

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