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29 aprile 2015 - Vietata la parata nazifascista
Ma la mobilitazione degli antifascisti non si deve fermare
La forza della mobilitazione antifascista che in questi due anni è riuscita a creare nuove condizioni nella città di Milano ha prodotto un risultato importante: la parata nazifascista che da alcuni anni sfilava indisturbata il 29 aprile è stata vietata.
Ma questo obiettivo raggiunto si accompagna a un inaccettabile atteggiamento del Prefetto e del Questore che, in nome di una offensiva ‘equidistanza’, vietano anche le mobilitazioni degli antifascisti.
Una scelta che non possiamo accettare.
Nella repubblica nata dalla Resistenza tutti hanno diritto di esprimere e manifestare le proprie opinioni, tranne i fascisti. Gli eredi di chi ha gettato il paese nella tragedia non hanno diritto di cittadinanza. Lo sosteneva il grande presidente Pertini. Lo stesso presidente Mattarella ha recentemente affermato che non si deve equiparare chi ha ridato la libertà all’Italia e chi l’ha straziato con una feroce dittatura.
Gli antifascisti milanesi tengono ferma la mobilitazione prevista per il 29 aprile, perché solo la presenza di massa organizzata può impedire le provocazioni che la galassia dei gruppi nazifascisti non manca mai di mettere in campo.
Per questo lanciamo fin da ora una manifestazione il 29 aprile alle 20. Nella assemblea di giovedì prossimo all'ARCI Bellezza definiremo le caratteristiche dell'iniziativa: una serata di lotta e testimonianza nella quale intendiamo rendere omaggio alla lapide del nostro compagno Gaetano Amoroso, assassinato nell’aprile 1976 in via Uberti nei pressi di Piazza Dateo, da una squadraccia fascista uscita dalla sede del Msi di via Guerrini.
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