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UN ANNIVERSARIO ONORATO DEGNAMENTE PDF Stampa E-mail
INIZIATIVE - LE INIZIATIVE
 GRAZIE PER LE GENEROSE DONAZIONI: ECCO IL RENDICONTO
L’impegno che abbiamo preso per ricordare degnamente il 40° anniversario dell’assassinio dei nostri compagni Claudio Varalli e Giannino Zibecchi pensiamo che sia stato onorato degnamente.
Il livello politico espresso in tutte le iniziative e la partecipazione ci fanno dire che abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissi. In primo luogo quello di tenere viva la memoria di chi ha dato la vita per la difesa della democrazia e per un progetto di società giusta per uguali diritti e opportunità. Ma è stato importante collegare questo ricordo alla necessità della battaglia antifascista oggi, a 70 anni dalla Liberazione dell’Italia per opera della Resistenza e a 40 da quella stagione di lotte che giustamente abbiamo chiamato Nuova Resistenza.
Come si ricorderà, abbiamo ottenuto dal Comune di Milano la sistemazione dell’aiuola attorno al monumento a loro dedicato in piazza Santo Stefano: ora c’è un piccolo giardino, qualche albero collocato a corona e una piccola siepe di fiori che dal blocco con l’altorilievo va alla lapide con le parole di ricordo di Varalli e Zibecchi. Questa ultima l’abbiamo dovuta fare realizzare a nostre spese perché le esasperanti lentezze del percorso burocratico comunale ci avrebbero fatto arrivare all’inaugurazione senza questo fondamentale elemento. Ci siamo occupati anche del ripristino del cemento armato che costituisce il supporto del monumento.
Del progetto originario, presentato a suo tempo in questo sito, manca ancora un solo elemento: la targa che indica l’autore dell’altorilievo in bronzo, l’artista ed ex partigiano Nicola Neonato, che nel 1976 aveva generosamente donato la sua opera. Anche lì dovremo supplire alle carenze comunali e lo faremo presto, assieme alla stesura su tutto il manufatto di una pellicola protettiva per impedire nocive infiltrazioni di acqua.
Per quanto riguarda l’aspetto politico dell’anniversario abbiamo organizzato due momenti. Il primo è stato l’inaugurazione di questa nuova sistemazione in piazza Santo Stefano il 17 aprile alle 18: un momento che ha visto una buona partecipazione e alcuni interventi politici significativi, assieme alla musica della Banda degli Ottoni a scoppio e a giovani writers che hanno realizzato sul campo un’opera grafica su lenzuolo a ricordo dei nostri compagni caduti.
La seconda iniziativa, sempre il 17 aprile alle 21, si è svolta alla Camera del Lavoro: con interventi politici di spessore, come quelli di Piero Scaramucci, Basilio Rizzo, Adelmo Cervi, Vittorio Agnoletto, Maria Carla Rossi, e la musica di Gaetano Liguori Idea Trio e l’orchestra di via Padova.
E ora un doveroso resoconto economico. Per realizzare tutte le iniziative di aprile abbiamo lanciato una campagna pubblica di sottoscrizione, tra chi è stato protagonista 40 anni fa e chi comunque condivideva questo tipo di iniziativa. Il risultato è stato semplicemente straordinario: nessuno avrebbe immaginato che, in meno di un mese, potessimo raccogliere 4700 euro, tra bonifici, versamenti su c/c postali, donazioni effettuate di persona in contanti, fondi raccolti durante le iniziative.
Grazie a questa generosità abbiamo potuto coprire tutte le voci di spesa, che nel dettaglio sono:
- compenso (è più corretto definirlo rimborso spese) dei musicisti per la serata del 17/4
- contributo per l’anniversario della Banda dei Ottoni
- affitto impianto di amplificazione per la serata del 17/4
- spot promozionale andati in onda su Radio Popolare
- corone di fiori per le lapidi (piazza Cavour e corso XXII marzo) e per il  monumento
- realizzazione della lapide per il monumento e incisione del testo
- acquisto di materiali vari per la messa in opera
Sono rimaste poche centinaia di euro che utilizzeremo per:
- realizzazione e installazione della targa in alluminio che indica l’autore del monumenti
- acquisto del materiale per l’impermeabilizzazione della struttura in cemento armata del monumento
 
Grazie a tutti per avere reso possibile questa doverosa iniziativa, perché
C’È ANCORA BISOGNO DI ANTIFASCISMO