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DOCUMENTI - I RICORDI
Oggi, Aprile 2000, all'Istituo Tecnico "Claudio Varalli"

 

Non saprei neanche dire da che cosa esattamente è partita l’idea di commerare il 25° anniversario della morte di Claudio Varalli.
All’inizio, io e gli altri rappresentanti d’Istituto avevamo pensato di organizzare un concerto con una piccola assemblea all’inizio della mattina, durante la quale noi avremmo ricordato il tragico episodio del 16 aprile 1975, ma poi mi è venuta la curiosità di cercare il registro di classe della 4^C del ’75 (la classe che frequentava Claudio prima di morire) che ho trovato negli archivi della scuola.
Ho letto così i nomi dei suoi compagni di classe e mi sono annotata i loro indirizzi, sperando di poterne rintracciare qualcuno. Ne sono riuscita a trovare la metà e naturalmente li ho invitati alla commemorazione per il 15 aprile 2000 nella nostra scuola. Ho rintracciato anche alcuni prof. dell’epoca, i genitori ed i migliori amici di Claudio, nonché militanti del Movimento Studentesco.
L’evento del 15 aprile 2000 andava ingrandendosi ed aumentando d’importanza man mano che entravamo in contatto con chiunque conoscesse Claudio. Ci siamo così trovati inevitabilmente coinvolti emotivamente e abbiamo fatto di tutto affinché la commemorazione riuscisse bene. Abbiamo poi allestito una mostra su Claudio ed i movimenti studenteschi, la quale sta avendo molto successo, continuamente visitata da esterni.
Abbiamo contattato i giornalisti che hanno parlato dell’evento su quotidiani e TV.
Anche se d’importanza molto minore, abbiamo organizzato anche un rinfresco interamente realizzato dagli studenti, caratterizzato da torte fatte in casa dai ragazzi.
A dire la verità, la giornata del 15 aprile è andata molto al di là delle nostre aspettative. Nelle due ore di testimonianze i protagonisti sono stati gli amici, i genitori, i professori, i compagni di classe e la ragazza di Claudio dell’epoca.
Non c’è mai stata retorica, non si è mai entrati nel patetico o nel macabro, è stato qualcosa di molto delicato ed incisivo, ma soprattutto commovente. La commozione è stata forse la cosa che più ha unito gli studenti "spettatori" e i professori con gli ospiti, che sono andati a rivangare la loro adolescenza, raccontandoci la loro lotta, i loro anni e ovviamente Claudio, la cui vita, la lotta e la tragica scomparsa rappresentano tutta un’epoca.
Penso che quest’incontro sia servito sia agli adulti che ai ragazzi; agli adulti affinché riescano a capire che noi ragazzi del 2000 non siamo del tutto privi di memoria storica (e che comunque cerchiamo di costruircela) e che, soprattutto, anche noi siamo dotati di una certa sensibilità politica e sociale.
Spero che, d’ora in poi, questi adulti abbiano più fiducia in noi e che insistano a stimolarci culturalmente.
Ai ragazzi è servito quest’incontro per capire che quello che è successo è realmente accaduto e che non è solo qualcosa scritto anni fa sui giornali, ma che è la realtà vissuta dai nostri genitori. Solo capendola possiamo comprendere la società nella quale viviamo.
Spero che coloro che hanno assistito alla commemorazione tengano sempre nei loro cuori e nella loro memoria ciò che hanno visto e sentito al fine di NON DIMENTICARE MAI.

Layal Andreoletti