SOSTIENICI
CCP n. 37475597
intestato a
Per non dimenticare
Claudio Varalli e Giannino Zibecchi
IBAN
IT03E0760101600
000037475597
![]() |
![]() |
![]() |
Il silenzio dura ancoraNel 1975 Feltrinelli pubblica “Noi e il nostro corpo” un manuale che ha aiutato le ragazze e alcuni maschi come Claudio, a essere più consapevoli della propria sessualità. “Mi piacerebbe” dico a Claudio e lo vedo illuminarsi: “ davvero lo vuoi? te lo regalo io”. Stavo con lui da un po’ e dell’argomento "sesso e contraccezione" si era parlato a lungo, prima . Parlato, quasi come si faceva fra le compagne. Quel pomeriggio ero andata dal ginecologo. Di nascosto dai miei genitori, era la mia prima volta e una compagna mi aveva aiutato a trovarne uno “democratico” che mi desse la pillola senza troppe complicazioni. Alla sera, Claudio non mi telefona per sapere com’è andata, mi sembra strano, ma decido di rimandare le spiegazioni al giorno dopo quando ci saremmo incontrati a scuola. Mio padre lavorava la notte. La mattina del 17 aprile mi chiama per impedirmi di andare a scuola: “ hanno ammazzato uno della tua scuola e ci sarà casino, non ti mettere in mezzo”. La radio conferma la notizia: cita il nome di Claudio, la mia testa scoppia ... piazza Cavour, una manifestazione per la casa, provocazioni ... e io sono lì che riesco a gridare solo OH NOO! I miei pensieri si fermano e so solo che DEVO andare a scuola subito. Arrivo a scuola, finalmente. Il silenzio è inconsueto, gli occhi di tutti arrossati. Finalmente incontro Pietro, il mio prof di lettere, che mi abbraccia, le mie compagne ammutolite, Karin la vicepreside, Franco, il prof di Claudio ... il dolore è troppo grande per tutti. C’è comunque da improvvisare una manifestazione: parte dal Turismo e via via che muove verso il centro si ingrossa a dismisura, raccoglie operai e studenti. Così da ogni altra scuola e quartiere della città. Per tutta la mattinata mi muovo in corteo ma non percepisco con esattezza ciò che ho intorno e tutto sembra, spero che sia, irreale. La gita scolastica di alcune classi è programmata in Sicilia ci troviamo così insieme al nostro preside Berardino e agli insegnanti alla guida del corteo del 25 aprile a Catania. All’università portiamo la nostra testimonianza in assemblea e raccogliamo la solidarietà degli studenti del sud. Ripeto, non c’era dialogo interpersonale o la possibilità di esprimere sentimenti, c'era la certezza dell’appartenenza a un ideale e la necessità di agire per un fine collettivo ci mantenevano uniti. Emanuela Masserani - 25.01.08 |