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BLOG - NEWS
Mercoledì 29 Febbraio 2012 12:31

COMUNICATO STAMPA 29.2.2012

Ma il vento è  cambiato davvero?
Caro sindaco Pisapia, sull'antifascismo
dopo le parole  attendiamo i fatti

Negli ultimi mesi nel centro di Milano, in Corso Vittorio Emanuele, e in altre vie di grande passaggio, si sono succeduti presidi da parte di organizzazioni neofasciste, quasi ogni sabato, con esposizione di bandiere, volantinaggi e piccoli comizi. 
Per domenica prossima, 4 marzo, alle 10 in Piazzetta San Carlo è stato autorizzato un raduno nazionale della Fiamma tricolore, con l'intervento del segretario nazionale Luca Romagnoli, noto per le sue posizioni negazioniste dell'Olocausto. A questo appuntamento hanno già dato la propria adesione gran parte delle sigle del neofascismo milanese, ultimamente protagoniste in città di atti di violenza e sopraffazione, come l'irruzione al Consiglio di zona 6 per imbrattare una mostra allestita dall'associazione dei deportati o davanti ad alcune scuole (Manzoni, Volta e Tenca) con il proposito di minacciare e intimidire gli studenti di sinistra. Forza nuova, dal canto suo, ha indetto per la stessa mattinata un suo presidio a piazzale Cordusio, a ridosso della manifestazione già indetta dal Comitato antifascista alla Loggia dei Mercanti.
Al Sindaco era stata recapitata nei giorni scorsi, da parte della Rete antifascista, una lettera per richiedere un incontro e per protestare contro questa escalation di attivismo nazifascista, reso possibile anche dalla sistematica concessione di spazi da parte del Comune di Milano.
La risposta arrivata, quasi un telegramma conciso, ribadisce solo un orientamento generico quanto privo di impegni concreti.
Che non fossimo più in campagna elettorale lo avevamo capito da tempo, ma la domanda che ci poniamo è semplice: perché alle parole non si fanno seguire coerentemente i fatti? L'amministrazione comunale, per  quanto di sua competenza, intende intervenire per negare in città a gruppi di orientamento nazifascista comizi e iniziative propagandistiche o no?
Questa è la vera risposta che ci aspettiamo.
Memoria antifascista