12-15 DICEMBRE 1969 12-15 DICEMBRE 2012 Stampa
INIZIATIVE - LE INIZIATIVE

foto 12 dicembre 2011

La strage di piazza Fontana, con la morte di 17 persone inermi e il ferimento di quasi un centinaio, fu provocata da una bomba collocata dal gruppo fascista di Ordine Nuovo all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura, con la copertura degli apparati dello Stato.

Un anno dopo, il 12 dicembre 1970, un corteo per ricordare la strage venne vigliaccamente caricato. Colpito al petto, all’altezza di Via Bergamini angolo Via Larga, da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo, rimase a terra e morì un giovane militante di sinistra, Saverio Saltarelli.

L'intento era di creare nel Paese un clima di terrore per bloccare, attraverso la repressione poliziesca e il restringimento delle libertà democratiche, le lotte operaie e studentesche che stavano scuotendo dalle fondamenta la società. A sancire questa verità le ultime sentenze degli stessi tribunali che hanno riaffermato la matrice dell’attentato, nonché le responsabilità di Franco Freda e Giovanni Ventura, due degli stragisti fascisti.

Ribadirlo significa testimoniare quella verità che si vorrebbe nuovamente oscurare in nome di una generica condanna del terrorismo. Con essa nascondere le tragiche circostanze della morte di Giuseppe Pinelli, la diciottesima vittima innocente di piazza Fontana, che il 15 dicembre 1969 fu fatto precipitare da una finestra del quarto piano della Questura milanese, non certo per un “malore attivo”, quando si cercava di attribuire a Pietro Valpreda e agli anarchici la responsabilità di quanto accaduto. Tanto più oggi quando, attraverso operazioni “culturali”, come film che romanzano l’intera vicenda o libri fintamente di inchiesta, si cerca di sviare nuovamente la verità o puntare a una sorta di riappacificazione mettendo vittime e carnefici sullo stesso piano.

Ma la memoria di ieri ci costringe a parlare anche del presente in una città, dove da un lato non solo si continua a negare spazi sociali ai giovani, procedendo per altro ottusamente allo sgombero di quelli esistenti, e dall’altro, attraverso la destra istituzionale, rimasta al governo della Provincia, proteggere e sostenere gruppi apertamente fascisti, sempre più intenzionati a conquistarsi un ruolo in città attraverso intimidazioni e azione violente come il recente accoltellamento di un giovane antifascista alla stazione Centrale. Un episodio gravissimo che ci riporta agli anni in cui la furia omicida dei fascisti insanguinava le strade di Milano e solo la mobilitazione popolare seppe sconfiggerla precludendo agli squadristi ogni spazio di manovra e imponendo la chiusura delle loro sedi.

PER NON DIMENTICARE LA STRAGE FASCISTA E DI STATO DI PIAZZA FONTANA

PER RIBADIRE L’INNOCENZA DI PIETRO VALPREDA

PER RICORDARE L’ASSASSINIO DI GIUSEPPE PINELLI E SAVERIO SALTARELLI

PER DENUNCIARE LE AGGRESSIONI SQUADRISTE

PER CHIEDERE LA CHIUSURA DELLE SEDI FASCISTE

Adesso Basta, Amici e Compagni di Luca Rossi, Associazione Amici e Familiari di Fausto e Iaio, Associazione Culturale Antifascista Dax 16 Marzo 2003, Associazione Culturale Punto Rosso, Associazione di Amicizia Italia Cuba, Associazione Per Non Dimenticare Varalli e Zibecchi, Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa, Comitato Antifascista Zona 6, Comitato Antifascista Zona 8, Memoria Antifascista, Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre, Partigiani in Ogni Quartiere, Teatro della Cooperativa, Zona 3 per la Costituzione

 

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