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DOCUMENTI - GLI INTERVENTI

Il Capitalismo e la Cultura

David Irving, il negazionista ospite delle carceri austriache dal novembre scorso, fa una clamorosa marcia indietro e rinnega il suo stesso negazionismo.
Sul Corriere della Sera del 7 febbraio compare una intervista nel corso della quale dichiara:
1) non direi mai le assurdità che ha detto il premier iraniano Ahmadinejad
2) le cose per le quali sono in carcere le ho dette sedici anni fa. E’ un tempo molto lungo, … , Non nego più l’Olocausto, lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti avvenne, … , ho potuto visionare una vasta documentazione su Auchwitz e gli altri campi di sterminio
3) l’unica discussione possibile è sul numero delle vittime…
4) sono stufo di sentir dire ai nazisti “ecco Irving è dalla nostra parte”
5) non sapevo chi mi invitava
6) non avevo visto i volantini con scritto “heil Irving” e quando me li hanno mostrati sono rimasto disgustato
7) Adesso sono informato e ho cambiato idea.
Riesce difficile non mandarlo a quel paese.
Ma questo tipo non è un ragazzetto di una periferia qualsiasi, ma uno “storico” che ha fondato la sua fama sulla tesi negazionista!
“Adesso” , a circa cinquant’anni, “lo storico” si è informato, ha preso visione dei documenti sui campi di sterminio e ne contesta solo il numero dei decessi.
Sei milioni gli sembrano troppi, forse erano solo quattro, milioni.
Fra altri cinquant’anni chissà, verrà informato anche su questo e spiegherà al mondo che sì, erano circa sei milioni gli ebrei sterminati. Poi passerà al conto degli altri cinque milioni di disgraziati non ebrei che anche loro sono stati sterminati.
E questo zuccone ignorante continuano a chiamarlo “storico”. Ma non poteva pensarci prima? Non glie lo avevano detto? Prima studiare, poi parlare!
Un cretino furbo che ha trovato anche chi gli pubblica i libri e giornalisti compiacenti che accreditano la fama di storico a qualunque buffone che spari una clamorosa e vergognosa panzana.
Adesso siamo informati anche noi.
Forse il sistema di selezione scolastica inglese non è poi tanto efficiente, se fanno passare per “storico” un tipo simile, e nemmeno la selezione dei famosi giornalisti inglesi.
Ma in realtà il problema è europeo, è del sistema, come si diceva, che si fonda su notizie urlate che fanno vendere anche se tutti sanno che si tratta di imbecillità e che sarebbe bene dirlo subito all’interessato, anzi “strillarlo” subito.
Anche a rischio di una querela comunque vincente. Nessun tribunale avrebbe potuto dargli ragione.
Diverso il caso dell’Italia.
Adesso che l’Ometto ha sdoganato anche i naziskin di Forza Nuova, Rauti e i parenti del Duce facendoli entrare nel patto elettorale (unico leader dei popolari europei a allearsi con il Fascio), il negazionismo è entrato nel programma di governo della Destra.
Una Destra reazionaria, fascista, nazista, golpista ed eversiva dove il peggiore degli eversori è proprio lui, l’Ometto di Arcore il ladro miracolato che, con la complicità del troglodita padano Calderoli, sta gettando il nostro paese in pasto al terrorismo.