il voto di religione torna...e fa media Stampa
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Lunedì 10 Maggio 2010 21:33

Contrordine. L'insegnamento della religione cattolica, materia facoltativa, concorre all'attribuzione del credito scolastico. È un privilegio ma non per tutti gli studenti. Solo per chi si avvale dell'ora di religione cattolica.
Lo prevede una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto la posizione del ministero dell'Istruzione. E il ministero Mariastella Gelmini lo annuncia soddisfatta. 
La nota ministeriale "Il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini accoglie con soddisfazione la notizia che il Consiglio di Stato, riformando la sentenza del Tar della scorsa estate, ha riconosciuto la legittimità delle ordinanze nelle quali si stabiliva che ai fini dell'attribuzione del credito scolastico, determinato dalla media dei voti riportata dall'alunno, occorreva tener conto anche del giudizio espresso dal docente di religione. Il Consiglio di Stato infatti ha stabilito che, nel caso l'alunno scelga di avvalersi di questo insegnamento, la materia diventa per lo studente obbligatoria e concorre quindi all'attribuzione del credito scolastico».
La Gelmini vuole i voti. La ministra "unica" dell'Istruzione non ne ha mai fatto mistero: voleva introdurre per l'insegnamento della religione cattolica il voto al posto del giudizio al pari delle altre materie. E per questo si è rivolta al Consiglio di Stato., motivando così il suo "pallino" fisso: "«Il voto di religione oggi - ha detto il ministro Gelmini - non c'è ancora, esiste un giudizio. Il nostro intendimento è quello di chiedere un parere al Consiglio di Stato, onde evitare contenziosi, ma la mia opinione è che essendo passati dai giudizi ai voti in tutte le materie questo debba valere anche per l'insegnamento della religione». Un orientamento, però, per nulla gradito all'opposizione, politica e sindacale, che ha più volte invitato la titolare di viale Trastevere a garantire agli studenti le materie alternative, che invece vengono negate per effetto dei pesantissimi tali alla scuola. Quindi niente più materie alternative e voto che fa media in religione.
Problema costituzionale L'ora di religione è facoltativa, non obbligatoria.  E la sentenza emessa dal Consiglio di Stato pone dei problemi. Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil: "La questione riguarderà solo gli studenti che fanno religione cattolica. Si crea quindi un problema di disparità rispetto a chi non si avvale di tale insegnamento". Non chiediamoci più come mai il Vaticano appoggi questo governo qualunque porcheria facciano i suoi ministri, il Premier o i loro lacché. Immagino che dobbiamo temere che verrà proposta una depenalizzazione della pedofilia...



 

 

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